mercoledì 16 aprile 2014

Leggere è imparare a riconoscere il ritmo di ogni scrittore

La sedia preferisce non usarla. Si toglie la giacca e rimane in maniche di camicia. Si guarda intorno, controlla che tutti abbiano preso posto e dice: «Scusate, ma Céline è un autore che si legge in piedi». Fuori la gente
passeggia nelle vie intorno a piazza Montecitorio, godendosi il primo assaggio della primavera romana. Dentro, all'interno della libreria Arion, c’è Alessio Dimartino, professione scrittore. Oggi però non è qui per promuovere il suo nuovo libro (C’è posto per gli indianiGiulio Perrone editore) ma per tenere una lezione di lettura. Ha scelto di farlo attraverso la Trilogia del Nord di Céline. Scelta non facile. Eppure la sala si riempie. Una quarantina di persone, soprattutto donne, aspettano che questo strano insegnante con orecchino e jeans rompa il ghiaccio.

«OGNI scrittore ha il proprio ritmo. La lettura di Céline è una corsa a scatti che toglie il fiato e lascia con l’affanno. Céline non è certo un maratoneta. Per leggere queste pagine bisogna ingaggiare un corpo a corpo con il testo»

(..)

«Troppi stimoli, troppe sollecitazioni», dice Paolo Di Paolo
«I librai tradizionali stanno sparendo e c’è un forte disorientamento collettivo, serve qualcuno che indichi la via. Le scuole di lettura, a differenza di aNobii o altri social network, possono funzionare da palestra, mettendo a disposizione un lettore più esperto che faccia da allenatore». 
E se i corsi di scrittura pompano i muscoli del narcisismo, queste sono palestre di umiltà, in cui l’ego va messo da parte per disporsi all'ascolto. D’altra parte il piacere della lettura è tutt'altro che istintivo. Ha bisogno di guide, va educato. 
Tullio De Mauro, la cui lezione alla scuola Orlando è prevista per il 24 maggio, spiega: 
«Scrivere e leggere non appartengono all'immediatezza naturale. Sono possibilità che alcuni popoli hanno cominciato a sviluppare da alcune migliaia di anni e che si sono andate generalizzando soltanto negli ultimi secoli. Si impara a leggere quando si prova il bisogno di uscire dalla pura sopravvivenza».

A Roma lo scrittore Paolo Di Paolo ha fondato la scuola di lettura "Orlando". 
Questi sono alcuni frammenti dell'intervista che gli ha fatto Raffaella De Santis su Repubblica del 14 aprile 2014

Nessun commento: